L’Organismo regionale per le attività di controllo (ORAC) intende assicurare un efficace supporto alle strutture regionali per garantire che i principi di legalità, integrità e trasparenza siano applicati anche nei contesti emergenziali e post-emergenziali, esigenza, questa, che è stata rilevata anche dal Consiglio regionale, (D.C.R. n. XI/1022 del 21 aprile 2020).
L’entità dei finanziamenti pubblici e privati a favore degli interventi per l’emergenza Covid-19 è imponente e comporta un elevato rischio di abusi o illegalità, come già rilevato in molte sedi,
Da qui l’esigenza di mettere in campo un sistema di controlli efficace, ma nel contempo adeguato all’emergenza, che richiede rapidità e snellezza delle procedure.
Occorre attivare metodologie nuove, in cui i controlli non precedano, né seguano, l’emergenza ma la accompagnino applicando il modello di vigilanza collaborativa già applicato da ANAC per Expo 2015.
E’ sembrato altresì utile completare la trattazione del tema dei controlli in emergenza con un approfondimento dedicato a un aspetto particolare della emergenza da Covid-19: la gestione e la rendicontazione delle donazioni.
A partire dalla fase di emergenza è necessario che ciascuna funzione di controllo, per le parti di propria competenza, riveda la mappatura dei rischi e individui le priorità in base all’incidenza sistemica degli stessi.
Nelle fasi emergenziali è possibile individuare alcune macroaree di rischio:
- concentrazione di poteri e applicazione di deroghe;
- ingenti quantitativi di risorse finanziarie, di fonte pubblica o frutto di donazioni, immesse nell’economia;
- situazioni di disponibilità limitata di farmaci, prodotti, strumenti e dispositivi per la prevenzione e la cura;
- forte pressione sui servizi sanitari, sociosanitari e sociali per la gestione dell’emergenza;
- allentamento del sistema dei controlli determinato dalle procedure di emergenza, anche a causa di oggettive limitazioni per l’attivazione delle verifiche.
Ancor di più negli scenari di tipo emergenziale emerge la necessità di attivare punti di presidio del sistema che favoriscano la convergenza delle informazioni e la creazione di una visione integrata delle possibili fonti di rischio.
Su questa linea è stato realizzato un questionario di cui sono in corso le analisi e le relative valutazioni, è stato inviato a tutti gli enti Sireg ed è il prodotto degli esiti (delle risultanze) della comunicazione inviata in data 30 aprile, sempre agli stessi enti Sireg nella quale, in funzione del monitoraggio delle donazioni, veniva richiesto:
- la identificazione dei conti correnti specificamente dedicati all’emergenza e coordinamento con gli Uffici della Regione;
- identificazione del soggetto referente e sue funzioni;
- regolamento delle donazioni ed eventuali modifiche in funzione dell’emergenza;
- schema delle attività di controllo in funzione dell’emergenza;
- modifiche apportate ai contratti in essere per la fornitura di beni e servizi in funzione dell’emergenza;
- elencazione dei contratti con affidamenti diretti, nel periodo dell’emergenza, specificando le procedure adottate.
Infine è presente una nota di approfondimento che fornisce linee di indirizzo per una corretta e trasparente gestione delle erogazioni liberali destinate all’emergenza, da parte dei pubblici funzionari che, ai vari livelli dell’amministrazione, sono chiamati a prendere decisioni sulla disponibilità e l’utilizzo di tali fondi e che pertanto necessitano di avvalersi di percorsi sicuri cui ancorare il proprio agire.